Thursday, December 1, 2011

DOCUSOUND Lab Milano: le voci dentro I

Il laboratorio mi è piaciuto molto. Per quello che ho imparato, il clima, il luogo,
la partecipazione, le storie sentite, i bravi insegnanti.
E la presenza attiva dei non vedenti, grandi sognatori di suoni. Tutto bello, peccato che sia durato poco.
Il laboratorio mi ha fatto un po' l'effetto dei film di Robert Bresson: tornare a casa dopo la visione del film e "sentire" il rumore dei miei passi, della chiave che gira nella serratura, di un bicchiere appoggiato sul tavolo, delle cose che si toccano, perchè anche gli oggetti suonano. Come se intorno fosse improvvisamente sceso il silenzio e i suoni nascessero da quel silenzio.
Quindi i suoni esistono, sono fuori di noi e nello stesso tempo con noi, questo ho imparato, ma occorre accoglierli, riconoscerli, proprio anche nel senso di riconoscerne il diritto "costituzionale" di esistere. Forse bisognerebbe scrivere la carta universale dei diritti dei suoni!
Dopo questa esperienza mi è venuta voglia di proseguire, magari realizzando qualche progetto in collaborazione con Docusound. Ad esempio le biografie sonore-musicali degli ospiti della casa di riposo Giuseppe Verdi di Milano. Le memorie sonore, i vissuti di suono: i suoni della vita, la vita dei suoni. Un territorio immenso. Sarebbe anche bello creare un nucleo milanese di Docusound, costruire un network di raccoglitori e archeologi dei suoni e delle storie suonate, parlate, gridate, cantate.

Sandro Lecca, Milano


Cos'è il DOCUSOUND Lab?

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